Il National Institute for Occupational Safety and Health (NIOSH) fornisce una definizione tecnica e approfondita del concetto di stress lavoro-correlato. Secondo il NIOSH, lo stress lavoro-correlato è un fenomeno che si verifica quando le richieste del lavoro superano le capacità, le risorse o le esigenze del lavoratore, portando a una serie di reazioni fisiche ed emotive dannose.

Le problematiche legate all’ambiente di lavoro sono un fattore di grande importanza da considerare, come evidenziato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che ha stimato che un lavoratore su quattro soffre di tali problematiche. Questo dato mette in evidenza l’impatto significativo che l’ambiente lavorativo può avere sulla salute e il benessere dei dipendenti.

In particolare, è stato rilevato che le assenze per malattia sono influenzate da fattori sociali e lavorativi. Oltre ad avere un impatto sull’individuo, la malattia può influenzare anche l’azienda e la società nel loro complesso. Le assenze per malattia e l’alto turnover del personale sono spesso correlati a diversi fattori negativi dell’ambiente lavorativo, come delusioni economiche e di carriera, rapporti conflittuali con superiori e colleghi, e insoddisfazione per il contenuto e l’organizzazione del lavoro.

Quando le richieste aziendali e la professionalità del dipendente non sono più bilanciate, emergono rischi che devono essere risolti o, idealmente, anticipati per garantire il benessere dell’organizzazione lavorativa. Questo accade quando i dipendenti si sentono inadeguati o incapaci di soddisfare le aspettative che gravano su di loro. Iniziano a manifestare disagio fisico e psicologico e non riescono più a svolgere le mansioni del loro ruolo con serenità, percependole come ostacoli insormontabili. Inoltre, c’è un’incapacità di esprimere questo disagio in modo adeguato a causa di timori o riluttanza.

È fondamentale non sottovalutare questa problematica, motivo per cui il Decreto 81/08 ha reso obbligatorio per le aziende valutare lo stress lavoro-correlato del proprio personale. Da un punto di vista aziendale, questo obbligo rappresenta un’opportunità di miglioramento con l’obiettivo di creare un ambiente di lavoro migliore e di ottenere migliori risultati. Coinvolgendo il proprio personale e ascoltandone le opinioni, l’azienda promuove il benessere dell’organizzazione lavorativa.

Occasioni di ascolto e confronto sono molto apprezzate e consentono ai dipendenti di non sentirsi solo dei numeri, ma di sentirsi parte integrante di un gruppo. Questo contribuisce a migliorare l’ambiente di lavoro, creando un senso di appartenenza e un clima lavorativo positivo.

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